Gonfiore addominale: cos'è, cosa fare e cosa evitare.

COS’E’ IL GONFIORE ADDOMINALE

Il gonfiore addominale è un disturbo gastrointestinale comunemente associato a distensione addominale, sensazione di pienezza, gas ed “aria nella pancia”, aumento della circonferenza addominale. In certi casi può essere anche associato a dolore oltre che al comune fastidio. Le cause possono essere diverse:

  • aumento del contenuto intestinale di gas, aria, acqua e materiale fecale. La produzione dei gas nel colon si verifica principalmente a causa del metabolismo dei nutrienti ingeriti da parte dei batteri del colon.

  • stitichezza; le feci trattenute possono causare una ridotta evacuazione e rallentare il transito intestinale

  • disbiosi: alterazione della flora batterica intestinale; questa condizione può anche influenzare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.

  • altre patologie intestinali come la sindrome dell’intestino irritabile, celiachia, intolleranza al lattosio o altri disturbi gastrointestinali (PMCID: PMC6824367)

 

ALTRE CAUSE ASSOCIATE AL GONFIORE ADDOMINALE

Questa condizione, però, si può anche verificare in assenza di patologie gravi o specifiche come l’IBS (sindrome dell’intestino irritabile). Infatti, molte abitudini errate possono provocare questo spiacevole problema. Tra le cause più comuni di gonfiore addominale troviamo:

  1. Alimentazione scorretta: una dieta sbilanciata e ricca in zuccheri, bevande gassate ed alimenti ultra-processati, può portare ad un accumulo di gas nell’intestino

  2. Aerofagia: l’ingestione di aria può verificarsi quando si mangia di fretta, si parla troppo durante i pasti oppure quando si masticano gomme.

  3. Stress ed ansia: queste situazioni possono influenzare il corretto funzionamento dell’apparato digerente, causando gonfiore e disagio.

  4. Fibre in eccesso nella dieta: sebbene le fibre siano una componente importante in una dieta sana, l’eccessivo consumo può causare problemi, proprio per questo motivo devono essere assunte nella giusta quantità. Si dividono in SOLUBILI e INSOUBILI. Quelle insolubili sono indispensabili per il corretto funzionamento del tratto gastro-intestinale in quanto aiutano a mantenere le feci morbide favorendo un regolare transito intestinale. Ma, se assunte in eccesso, possono essere più difficili da digerire, fermentano nel colon e da questa fermentazione di produce gas che genera il gonfiore.

COSA EVITARE

Sicuramente, è fondamentale sottolineare l’importanza di non affidarsi al “fai da te” quando si tratta di problemi di questo tipo ma consultare sempre un medico ed un professionista della salute per ottenere una valutazione accurata e consigli giusti.

  1. Evitare di eliminare categorie di alimenti dalla dieta. Se non si ha una diagnosi di celiachia, intolleranza al lattosio o altro, è inutile e fortemente sconsigliato eliminare alimenti contenenti glutine e lattosio dalla dieta in quanto questo potrebbe portare a carenze nutrizionali, alimentazione squilibrata e demonizzazione di alimenti di fondamentale importanza in una dieta sana ed equilibrata.

  2. Evitare di assumere integratori inutili. Il mondo degli integratori è in continua espansione, “pillole magiche” vendute a caro prezzo che però, di magico, non hanno un bel niente se non quello di far sparire i soldi dal portafogli. Gli integratori non dovrebbero essere assunti senza una consulenza medica o di un professionista qualificato, nemmeno se questi vengono presentati come “totalmente naturali”

  3. Evitare l’assunzione di lassativi. Sebbene il gonfiore sia associato alla stitichezza, l’utilizzo improprio o cronico di lassativi può peggiorare questa situazione. Questo accade perché, l’utilizzo prolungato di lassativi, può portare all’insorgenza di una dipendenza intestinale. Il corpo diventa, quindi, dipendente dal lassativo per il normale funzionamento intestinale, riducendo la funzionalità naturale dell’intestino. Quindi, i lassativi possono essere utili per trattare temporaneamente la stitichezza ma non sono sicuramente da prediligere.

COSA FARE

Alcune accortezze per affrontare questa problematica, sempre quando questa non è associata a patologie o altri disturbi, possono essere:

  1. Masticare bene il cibo e mangiare lentamente. La masticazione accurata svolge un ruolo fondamentale nel processo di digestione. Quando mastichiamo bene il cibo, lo spezziamo in tanti piccoli pezzi e questo facilita l’azione degli enzimi digestivi (d’altronde la digestione inizia proprio in bocca). 

  2. Bere acqua a sufficienza. Ebbene si, sfatiamo uno dei più grandi miti: NON BERE ACQUA DURANTE I PASTI! Bere la giusta quantità d’acqua, infatti, aiuta a facilitare la masticazione e la deglutizione. Inoltre, può contribuire alla diluizione degli enzimi digestivi, agevolando così tutto il processo di digestione. 

  3. Non eccedere con le fibre. È importante trovare un equilibrio nella quantità di fibre da assumere per evitare di ottenere l’effetto opposto da quello desiderato.

  4. Identificare gli alimenti che danno fastidio ed escluderli o ridurli: Alcune persone possono essere più sensibili a determinati alimenti o gruppi alimentari, e ciò può causare gonfiore addominale e disagio. Tenere un diario alimentare può aiutare a individuare gli alimenti che potrebbero essere responsabili dei sintomi. Escludere temporaneamente questi alimenti dalla dieta e osservare eventuali miglioramenti può aiutare a identificare i trigger e ad adottare scelte alimentari più appropriate per ridurre il gonfiore.

Questi semplici passaggi possono contribuire a migliorare la digestione, riducendo il gonfiore addominale e favorendo un maggiore benessere generale. Tuttavia, è importante ricordare che se il gonfiore persiste o è accompagnato da altri sintomi preoccupanti, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione adeguata e per escludere eventuali patologie sottostanti.

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